Inferno – Canto VII

RUGBY PARABIAGO 5 – AMATORI RUGBY TRADATE 22

“In la palude va c’ha nome Stige
Questo tristo ruscel, quand’è disceso
Al piè de le maligne piagge grige.
E io che di mirare stava inteso,
vidi gente in quel pantano,
ignude tutte, con sembiante offeso”

Dante Alighieri nel Canto VII dell’Inferno (vv. 106 – 111) ha descritto sette secoli orsono una scena che racchiude gli accadimenti della scorsa domenica.

Il clima avverso, dei giorni precedenti al match, ha reso il terreno di gioco un pantano infernale ma non abbastanza da potersi ritenere “impraticabile”… la partita pertanto si può disputare (l’unica partita disputata nell’intero girone – ndr).

I Galletti si presentano sul terreno di gioco con la voglia di riscattarsi dal risultato pesantemente negativo, figlio della non brillante prestazione della gara di andata.

Come nella partita precedente, i ragazzi hanno dimostrato di possedere la giusta motivazione per intraprendere un percorso di crescita.

In campo sono scesi compatti e non hanno lesinato sul carattere e la voglia di giocare; infatti per quasi tutto il match il risultato è rimasto in equilibrio…

Nessuna formazione prevale sull’altra, ci si studia ma noi abbiamo un piccolo “vantaggio”…  siamo gli outsider, nessuno scommetterebbe sulla nostra vittoria… non per questo la nostra speranza vacilla, è addirittura stimolante voler cercare di zittire i soliti uccellacci del malaugurio.

Però anche quest’oggi nonostante la prestazione superba del pacchetto di mischia e del reparto dei tre-quarti, il finale è amaro… l’ultimo quarto d’ora ci risulta sempre ostico da digerire.

Due mete avversarie ci allontanano dal sogno di poter battere la “corazzata”…

Come ripeto, nonostante gli sforzi profusi per poter giocare un pallone traditore che sguscia e in situazioni come questa sembra vivere di vita propria, abbiamo dovuto riconoscere che l’avversario ha lottato egregiamente e ha sputo sfruttare appieno le poche occasioni concessegli.

“Onore agli avversari ma soprattutto bravi a tutti i ragazzi”

Oggi spero che qualcuno dei vostri colleghi al lavoro vi abbia chiesto “ma cosa hai fatto? sei pieno di tagli e di botte, ti hanno picchiato?” e voi con un sorriso sghembo e pieni di orgoglio abbiate risposto “sai com’è gioco a Rugby”.

Per quest’oggi è tutto, vi saluto e come sempre:

“Ad maiora Parabiago!!!, ad maiora!!!”.

Forrest “Il Sindaco”

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