Un KO che termina, non ancora per l’aritmetica, il sogno play-off ma che non cancella l’esaltante stagione rossoblu 2012-2013.
Una sconfitta che non elimina obiettivi ma ne prefigge di nuovi. Al ribasso, d’accordo. Ma pur sempre di livello.
Il 28-13 subito dal Parabiago a Biella è figlio di una prestazione a due volti. Quello sofferente e punito del primo tempo. E quello orgoglioso, ma senza tanti punti segnati, del secondo.
Il Biella si dimostra squadra organizzata. Solida in difesa. Matura nel gestire le diverse situazione. Efficace nel gioco al largo e nella ridistribuzione difensiva. Tutte cose che si sapevano già dall’analisi video fatta in settimana. Ciò nonostante la differenza di punti e di posizione in classifica non è stata scalfita. Onore al Biella. E in bocca al lupo per questo fine stagione che il Parabiago dovrà affrontare cercando di vincere tutti e 4 gli impegni rimasti.
La partita.
Primo tempo di sofferenza per il Parabiago costretto per tutti i 40 minuti nella sua metà campo. La mischia soffre e non consente a Brioschi ripartenze dalla base veloci e senza pressione. I calci di spostamento sono sempre viziati dal pressing costante portato dai giallo-verdi padroni di casa. Le due mete del Biella sono logica conseguenza di una supremazia quasi assoluta. Il Parabiago segna solo 3 punti con un calcio di Baudo (tanti piccoli errori i suoi che ne hanno condizionato la partita) nell’unica occasione in cui i rossoblu si affacciano nel territorio avversario.
Il secondo tempo racconta tutt’altra storia. L’ingresso di Andrea Musazzi sistema le cose davanti. Il pacchetto di mischia del Parabiago torna ad essere dominante. Tritura i primi 5 avversari. Domina. S’impone. Ma non capitalizza. Non quanto quello sforzo meriterebbe. Arrivano altri 3 punti al piede e una meta di uno scatenato, anche se a volte impreciso, Ceaprazaru. La rimonta, onestamente mai in grado di compiersi nella sua totalità, si arresta su un’altra segnatura biellese. Finisce 28-13. Giusto così. Resta il rammarico per la sconfitta dell’andata che ancora brucia in un campionato comunque più che decoroso. Un campionato, giova ricordarlo, non ancora finito e con il nuovo obiettivo ancora da portare a casa.
Da Biella, per rugbyparabiago.com, Gnoreno Gnolla.