Parabiago – Lecco 13 – 3

Parte bene il 2013-2014 del Rugby Parabiago.

La pioggia bagna il debutto stagionale al “Marazzini-Venegoni” non interrompendo il filo conduttore che, almeno dal punto di vista meteorologico, aveva caratterizzato lo scorso campionato. Il 13-3 finale ottenuto contro il Lecco è figlio di una partita giocata, gioco-forza, a ritmi bassi. Tanti gli errori, da una parte e dall’altra. D’altronde siamo solo ad inizio campionato e i meccanismi sono ancora tutti da perfezionare. D’altronde piove.

La mischia rossoblù è dominante. Ancora a cui legare la trama di una partita a tratti complicata. Il Parabiago ha possesso e territorio. Ma capitalizza poco. Una ripartenza da mischia vede Brioschi servire Cancro che libera Pegoraro, lanciandolo oltre la linea bianca. Il Lecco risponde con un piazzato nella prima visita alla metà campo del Parabiago. Il risultato forse è bugiardo. Ma quello è. Arrivano altri due calci di Viganò, uno per tempo. Il Lecco non punge. Il Parabiago controlla ma non riesce ad affondare. Un giallo contro Cattaneo regala un’ultima chance agli ospiti. Che non la sfruttano. Finisce 13-3. Per il momento può andare bene così.

PARABIAGO: Viganò; Baudo, Schlecht, Murgier, Ceaprazaru; Pegoraro, Dubini (65′ Almasio); Brioschi, Cancro (55′-65′ Maggiolini), Torri; Lorenzini, Viganò; Canzini (cap.), Fulciniti, Cattaneo. Non entrati: Ponti, Buonomo, Grimoldi, Fulginiti, Dublino. Allenatore: Mamo.

Le interviste del post-partita

CANZINI: “Sono orgoglioso di aver iniziato in questo modo, con una vittoria, questa stagione in cui sono chiamato a sostituire come capitano Andrea “Bubbino” Musazzi. Abbiamo sfatato la maledizione dell’esordio in casa e della maglia bianca”.

BRIOSCHI: “Ho stretto i denti nonostante il problema alla spalla avvertito nel riscaldamento. Ma era troppo importante esserci”.

CEAPRAZARU: (Parole non umanamente comprensibili)

FERRITTO: “Le scelte dell’allenatore non si discutono. Lavorerò sodo per farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa. La nostra è una macchina diesel. Serve tempo per carburare. Ma se guardiamo prettamente all’aspetto tattico-didattico i compiti dei miei compagni di squadra sono stati eseguiti con minuziosa perizia. Giove Pluvio, ancora una volta, è stato spettatore. Va altresì sottolineato come fosse d’estrema importanza iniziare questo periglioso cammino col piè giusto. Applaudo la squadra. Ora ci godiamo questo meritato terzo tempo”.

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