Buona anche la seconda!

Basta un tempo, il primo, ad un ottimo Parabiago per avere ragione del Biella, squadra vincitrice dello scorso campionato di Serie B.La vittoria, 23-0, sfata la maledizione che voleva i rossoblù sempre sconfitti in Piemonte da tempo immemore.Sotto un cielo plumbeo, Mamo ripresenta lo stesso quindici schierato contro il Lecco. Unica eccezione il forfait di Brioschi, sostituito da Grimoldi con Emanuele Viganò terza centro.

I primi 40 minuti si chiudono sul 13-0. Due mete, una splendida di Ceaprazaru messo in moto da un delizioso grubber di Schlecht, e una di rolling maul (finalmente) del capitano Canzini. Il sinistro di Viganò fa il resto. Nel finale di partita varca la linea bianca avversaria anche Martin Murgier a suggellare un risultato mai veramente in discussione. Per la seconda partita consecutiva, il Parabiago non concede mete. Le fasi statiche ancora una volta sono stati dominanti. La gestione tattica al piede è migliorata rispetto al match d’esordio contro il Lecco.

Tutto bene dunque. la vittoria contro i gialloverdi biellesi è negli archivi. la testa è già alla sempre ostica trasferta di Rovato.da segnalare gli esordi stagionali di Matteo Ponti, Luciano Dublino, Luca Casello (a loro “Benvenuti nella famiglia rossoblù”), Stefano Buonomo e Federico Ferritto.

PARABIAGO: Viganò; Baudo (55′ Dublino), Schlecht, Murgier, Ceaprazaru (77′ Casello); Pegoraro, Dubini (60′ Almasio); Viganò, Cancro, Torri (77′ Ferritto); Lorenzini, Grimoldi; Canzini (cap.) (77′ Buonomo), Fulciniti (63′ Ponti), Cattaneo (65′ Maggiolini).

ALLENATORE: Mamo. 

Man of the match: Giorgio Pegoraro. 

Le interviste del dopo partita. 

Canzini: “E’ sempre bello vincere su un terreno storicamente ostico come questo. Ci sono ancora cose da migliorare ma la strada intrapresa è quella giusta”.

Dublino: “Uè uè, aggio fatto o’ esordio inta’a scquadra. Pienz ch’aggia fatta una partita bbuona. Mommò tenimmo che continuare”.

Ceaprazaru: (Grugniti)

Ferritto: “La gestione tecnico-tattica del match è stata impeccabile. Il possesso, abbinato al territorio e all’ottima pressione portata sui nostri up and under hanno fatto la differenza. Bello tornare a segnare da una situazione di raggruppato penetrante. Sono, altresì, ilare per la manciata di minuti che l’allenatore ha voluto concedermi premiando l’assidua frequenza settimanale agli allenamenti”.

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