Per un punto Martin perse la cappa

RUGBY PARABIAGO 22 – BORGOMANERO RUGBY 27

La partita disputata domenica dai Galletti è la classica opera incompiuta … i presupposti per diventare un successo ci sono tutti ma la promessa del lieto fine viene disattesa.

Riavvolgendo però il film della partita si notano tutti i dettagli che avevano già compromesso la strada per il successo… le mete non segnate, le trasformazioni sbagliate, i placcaggi mancati e tutte le altre sbavature hanno delineato un percorso che, con il senno di poi, appariva già scritto.

Fischio d’inizio e i giocatori del Borgo, come del resto chiunque si appresti ad affrontare un campionato, sono agguerriti e in cerca del risultato.
Non essendo una squadra dotata di un gioco al largo formidabile, cerca giocoforza il placcaggio dell’avversario e la ruck… il dispendio di energie per restare in partita è notevole e non sembriamo in grado di poterci opporre.

L’unico modo per poter uscire illesi da questo “pantano” è imporre un gioco diametralmente opposto al loro… sfruttare la velocità dei tre-quarti e gli ampi spazi lasciati sulle fasce per trovare agevolmente la meta.
L’audacia viene premiata, riusciamo a marcare e a portarci in vantaggio… anche se qualche incertezza rende necessario più tempo del previsto e intanto i minuti corrono.

La partita volta pagina nei venti minuti finali, è angoscia allo stato puro. 
Probabilmente ci siamo scordati di pagare la bolletta alla Società Eelettrica perciò giù il contatore e black-out.
Ciò che era a portata di mano si allontana… gli avversari si fanno sotto, ormai sono pochi i punti che ci separano.

“Tempus fugit” la sabbia della clessidra ha quasi finito il suo compito e le due squadre si fronteggiano sulla linea dei 5 metri presidiata dalla squadra di casa … assaltano e respingiamo… ancora … ancora … ancora.

Il giudice di gara fischia e con il braccio alzato si dispone sotto i pali, ritiene che siano stati commessi troppi falli… meta tecnica… amara delusione.

Il fischio finale  fa esplodere la gioia del Borgo, una squadra che ha lottato fino alla fine… a noi non resta che rimuginare su ciò che non ha funzionato.

Quest’oggi vorrei segnalare una meta particolarmente esaltante.
Jacopo “L’artigliere” Tacconi esegue un ottimo calcio che scavalca la linea dei tre-quarti avversaria, la palla rimbalza in area di meta… suspence… palla recuperata da Simone “La furtiva faina” Baudo che la deposita dietro i pali.

Per quest’oggi è tutto, vi saluto e come sempre:

“Ad maiora Parabiago!!!, ad maiora!!!”.

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