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ASD Rugby Parabiago  7 – ASD Rugby Varese  43

La cronaca ha il dovere di attenersi ai fatti nel raccontare la gioia e il dolore, la vittoria e la sconfitta perciò anche se il risultato finale non concede il diritto di replica, alcuni passi avanti a livello di gioco sono stati fatti.

Dalle impressioni raccolte a caldo tra gli spettatori, emerge che in campo si è visto carattere e determinazione, grinta e voglia di giocare.

Sul piano del gioco l’incontro è diviso in due atti …

La prima frazione è nostra e ci vede in vantaggio sulla compagine varesina per sette a zero. Il risultato è tirato … ma è l’esile frutto di una lotta senza quartiere e senza esclusione di colpi, molto spesso portati senza galanteria, sotto la cintura.

Cala il sipario e si tira il fiato.

La seconda frazione porta a dover effettuare delle sostituzioni con lo scopo di rodare i ragazzi più giovani, rugbysticamente parlando… sono coraggiosi e se avessero due anime se le dannerebbero entrambe … ma il rugby è uno sport “infame” e la mancanza di organizzazione si paga in contanti.

Il fischio finale fissa il punteggio … 43 a 7 in favore degli Insubri.

Non disperiamo però, il risultato di domenica non è decisivo, è risaputo che le partite di pre-campionato servono a valutare tutti i possibili scenari di gioco che si potrebbero incontrare durante una stagione. Non dobbiamo nemmeno dimenticare che perdere la voglia di vincere equivale a lasciarci travolgere dai capricci del destino.

Vorrei inoltre segnalare, come di consueto, i due momenti che hanno segnato la giornata.

Il primo riguarda il missile terra-aria lanciato da Stefano “nocche roventi” Bardelle e che ha fatto scattare i sismografi fino alle alpi Apuane.

Il secondo, avvenuto durante il riscaldamento pre-partita, e riguarda l’infortunio occorso a Simone “Manco la Madonna del Lurdis” De Iulii… i medici indagano e ci terranno informati sugli sviluppi.

Per quest’oggi è tutto, vi saluto e come sempre:

“Onore agli avversari ma soprattutto bravi a tutti i ragazzi”.

“Ad maiora Parabiago!!!, ad maiora!!!”.

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