“Amatori che fanno sport come professionisti, mantenendo il divertimento e vivendo, con emozione, esperienze educative e di appartenza, solidarietà e collaborazione”
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Un coraggioso Parabiago manca di pochissimo l’impresa cedendo di sole tre lunghezze alla corazzata Verona e chiudendosi del tutto le porte per il girone promozione.
Partita dai due volti, nel primo tempo un Parabiago falloso e poco preciso in attacco mentre nel secondo tempo una formazione in grado di mettere in difficoltà gli scaligeri con un buon rugby; gli avversari sono una squadra più pesante spesso in grave difficoltà a contenere le folate dei nostri ragazzi. La chiave della partita però è stato l’enorme sforzo difensivo dei Galletti, che ha portato Verona a segnare solo dopo grandi giocate collettive o da rolling maul, arma letale della formazione veneta.
Il primo tempo ha visto i ragazzi di casa poco precisi e costretti a giocare contro un vento che non permetteva un gioco territoriale al piede preciso; dopo un parziale di 15-0 (due mete, una trasformata e una punizione) i rossoblù dopo un attacco multi-fase lunghissimo trovano la via grazie al “trattorino del Grappa” Franceschini che si infila tra le maglie difensive veronesi e si tuffa in meta, Schlecht non trasforma.
Il secondo tempo si apre ancora con due mete degli antracite che potrebbero chiudere la questione; la squadra di casa trova la forza di reagire grazie alle mete di “Psyco” Cancro e “Balou” Simioni (grandissima la meta di quest’ultimo imbeccato da un perfetto offload della seconda linea rossoblu che porta alla marcatura in mezzo ai pali). A dodici minuti dalla fine, grazie anche alla meta del “booster dei Carpazi” Ceaprazaru e alla trasformazione di Maggioni (4/4 per la “macchinetta del Villoresi” dalla piazzola) Parabiago si porta fino al -3 e quasi ad un passo dal colpaccio; Verona non perde del tutto la testa e riesce a salvarsi dall’arrembaggio casalingo portando a casa la posta.
Che dire? Peccato! Per come si era messa la gara ci si aspettava una debacle da parte dei Galletti, i quali però hanno invece avuto la voglia e la grinta di rimettere tutto in discussione e accarezzare il sogno dell’impresa che avrebbe rimandato i verdetti all’ultima giornata a Noceto. Così purtroppo non è stato.
C’è rammarico per un obbiettivo sfumato e fa ancora più male se si pensa che l’unica partita veramente “pezzata” dai ragazzi di coach Mamo sia stata proprio quella contro i parmensi.
Adesso testa all’ultima della prima pool e poi si penserà al prossimo girone dove, pur non giocandosi né promozione né salvezza, si lavorerà sicuramente duro per la crescita del gruppo ed in particolare modo delle giovani leve.