Vittoria schiacciante del Parabiago che si impone sul terreno di casa con un netto 40-24. Il risultato potrebbe essere sintomo di una partita combattuta ma nasconde una realtà più articolata.
Tra le due formazioni è Verbania che sembra partire con il piglio giusto, è infatti la squadra ospite che spinge sull’acceleratore e costringe i galletti a difendere il proprio campo. Ma alla prima fiammata rossoblu ecco arrivare subito la meta di Ziliotti che conquista il pallone calciato da Lonati e schiaccia in meta dopo un agile corsa fra le linee avversarie. Si segnala l’uscita dal campo per infortunio del pilone Prati, al quale si augura una pronta guarigione. Verbania risponde con una meta che è solo una vana illusione prima della risposta rossoblu della seconda linea Maspero che dopo una buona azione di mischia schiaccia indisturbato in mezzo ai pali. Da questo momento Verbania non riuscirà più ad entrare realmente in partita. È un’aria tesa quella che si respira sul campo: le possibilità di un gioco fluido e ordinato sono interrotte da un fischietto spesso fortemente fiscale. E con questa stessa irritazione si chiude il primo tempo. Il parziale è 14-7.
Durante la ripresa Parabiago si mostra con un volto nuovo e rilassato, ciò permette alla mischia di seminare metri e ai tre quarti di fare gioco arrivando così ad altre due mete a opera dell’estremo Ziliotti nei primi dieci minuti di gioco. Numerosi sono ora i cambi fra le fila rossoblu: prima Longoni e Martinelli, poi Zanzottera entrano per dare fiato e freschezza contro una linea che non aveva a disposizione alcun giocatore in panchina. Ancora una volta è il fischietto a diventare protagonista e non viene data possibilità ai giocatori di ambo le parti di esprimere il proprio gioco. È con questo spirito che Verbania si desta dal torpore in cui era caduto segnando una meta. Ma è poca cosa: è ancora una volta Ziliotti a inventarsi un’azione tutta personale e dopo avere ubriacato qualsiasi giocatore provasse invano a marcarlo schiaccia oltre la linea. Altri rinforzi vengono inseriti nel corso del secondo tempo: La Placa, Pineda e Colombo entrano a dare il proprio contributo alla vittoria. Ma l’animo dei giocatori ospiti non si da per vinto e sfruttando il vantaggio acquisito da due ammonizioni rossoblu riesce a raggiungere la quarta meta. Qualsiasi tipo di ribaltamento del risultato è però vana utopia: troppe le trasformazioni mancate da Verbania a differenza dell’ottimo piede di Chiavegato (o Chiadegante per gli amici). A rendere la conclusione della partita una festa rossoblu è l’ala Colombo che festeggia la sua prima meta sfruttando al meglio un calcio del solito Ziliotti (trasformazione di Chiavegato: 5 su 6 per lui dalla piazzola) .il risultato si chiude sul 40 a 24.
Il lettore avrà notato che non è stato fatto riferimento alcuno ai numerosi gialli e indiscipline registrate nel corso della partita, a scapito, anche, di una lettura più completa e omogenea dell’articolo. È stata, questa, una scelta del tutto personale. Con gusto ed eloquenza avrei voluto soffermarmi su come fossero state applicate regole inesistenti, o su come fatti evidenti come un pallone che rimbalza una decina di volte in campo è “uscito diretto”, oppure ancora su come il richiamo venisse fatto a giocatori sbagliati e molto altro. Il motivo per avere tenuto per me un esercizio di retorica e satira che di certo avrebbe allietato il mio umore e quello dei lettori è uno e semplice: stiamo parlando di rugby. Nel rugby può accadere che una domenica allo stadio si chiuda con tifosi di entrambi gli spalti che ridono assieme; può accadere che una partita dove ci sono stati tre cartellini gialli si chiuda con il sorriso e il rispetto fra le due squadre che si sono contese la vittoria; può accadere che la mancata adeguatezza di colui che doveva gestire la gara si risolva in un sorriso e un ricordo divertente; può accadere che al posto di irritanti racconti da bar a proposito di applicazioni di regole e leggi, sul sito della società compaiano le parole “errare è umano”. Ci si perdona e si chiede scusa, testa alla prossima partita.
Man of the match: Ziliotti, imprendibile nell’uno contro uno e irraggiungibile in corsa, autore e finalizzatore rossoblu.
Formazione: 15 Ziliotti; 14 Ferrario (17 Pineda 30′ s.t.); 13 Gobino (21 Longoni 13′ s.t.); 12 Chiavegato (ah no chiavetado); 11 Baudo; 10 Lonati; 9 Albero; 8 Bonza; 7 Aramu (27 Colombo 30′ s.t.); 6 Sanzone (16 La Placa 30′ s.t.); 5 Maspero (19 Zanzottera 24′ s.t.); 4 Molla (18 Martinelli 13′ s.t.); 3 Prati (20 Pianca 6′ s.t.); 2 Coldani; 1 Miramonti.
Allenatore: Musazzi.
PIZZA BOY