Serie C: Parabiago – Cesano Boscone – 29.01.2017

Un’amarezza del genere non aleggiava sul Venegoni-Marazzini ormai da molto tempo. La sconfitta, infatti, non si è dimostrata dolorosa quanto invece amara: I galletti non avevano ancora lasciati sconfitti il proprio campo e farlo con la diretta pretendente al titolo tanto bramato è stato ancora più struggente.

È corretto lo stupore nel ripensare o cercare le cause di una partita che aveva preso piega ben diversa al risultato. Al fischio di inizio i primi a rispondere presente sono i galletti che tengono palla e gestiscono il gioco non trovando tuttavia in modo alcuno lo spiraglio della meta. Bravo il Cesano a difendere, certamente, ma cause vanno anche attribuite ai rossoblu, rei di non riuscire a sfruttare un vantaggio territoriale a tratti notevole. È una partita incredibilmente attenta, segno assoluto della sua importanza e della capacità che hanno avuto entrambe le squadre nel prepararla al meglio. Difficilmente il Cesano riesce a essere una vera minaccia per la squadra di casa lungo l’intero corso del primo tempo ed è sintomatica di un dominio finalmente marcato la meta dell’estremo Ziliotti che riesce a trovare strada percorribile fino a fondo campo. Siamo al 38′ minuto del primo tempo e con la trasformazione di Chiavegato il Parabiago si porta sul 7-0. Il Cesano sembra riprendere con un ritmo leggermente più marcato pur continuando a soffrire, fino al momento in cui non riesce a cogliere impreparata la difesa del Parabiago proprio al finire del primo tempo, una completa amnesia che porta il risultato parziale sul 7-5.

La partita riprende con un ritmo completamente diverso rispetto al primo tempo: numerosi i cambi di fronte e le accelerazioni. Paradossalmente è proprio il Parabiago a soffrire nella ripresa e permette al Cesano di trovare la meta al 10′ del secondo tempo. La tensione a questo punto si spezza frammentandosi in diverse disattenzioni che causano anche qualche sregolatezza: un ingenuo fallo comporta il cartellino giallo che lascia i rossoblu in 14 proprio nel momento più vivo, al 15′ del secondo tempo. Forte della superiorità il Cesano spinge sull’acceleratore cercando di sfruttare al meglio ogni occasione e riuscendo cosi a trovare la meta che getta nello sconforto più totale i galletti. Proprio nel momento in cui la reazione sarebbe fondamentale la squadra sembra quasi mollare la presa e subisce un’ulteriore meta che sancisce il 7-24 a 10 minuti dal termine. É solo ora che si sveglia il Parabiago, che sembra dimenticare lo scorrere dei secondi e concentrarsi solo sulla rivalsa, da questo atteggiamento nascono le due mete, portate ancora una volta a termine dall’estremo Ziliotti. Ma è troppo tardi, la partita si chiude proprio sulla meta del 19-24 finale.

Una partita quanto mai diversificata e a sfaccettature irregolari. Da un primo tempo curato e parsimonioso a un secondo frenetico e disattento. Non si possono attribuire colpe al Parabiago se non una, ma di essenziale importanza per questo sport: l’atteggiamento. Perché se andare sotto con la prima in classifica è comprensibile non lo è reagire quando ormai il fischio finale è diventato imminente. La delusione dei galletti deve tener presente che una partita, per importante che sia, non fa un campionato e se ora il primo posto non dipende più dalle sole proprie forze non bisogna perdere l’animo che ha caratterizzato il dominio fin’oggi imposto. Si torna a lavorare e lo si farà più duramente, affinché al prossimo appello si risponda presenti, come solo i galletti sanno fare.

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