Grande Milano – Rugby Parabiago 30-14

Un bagno di umiltà. Per tutti. Le parole dell’allenatore, Massimo Mamo, al termine del match perso al Giuriati dal Parabiago contro la Grande Milano, sintetizzano il pomeriggio no dei rossoblu.

La trasferta milanese è ancora una volta sinonimo di KO per il Parabiago. Ancora bruciavano i 40 e passa punti presi lo scorso maggio nello stesso impianto. I conti si devono fare, 6 mesi più tardi, con un’altra debacle. Inattesa. ma, purtroppo, meritata. I veloci tre-quarti milanesi hanno troppo spazio e troppi palloni. La gioventù degli avversari non è esplorata a dovere. Troppi palloni persi nei punti d’incontro (mancanza di determinazione in fase di pulizia?). Poche, nel numero e nella convinzione, cariche degli avanti. Una touche disastrosa. Tre-quarti nervosi e imprecisi. Non basta una sufficiente prova in mischia chiusa per non vedere completamente vuoto il bicchiere domenicale. Finisce 30-14. 4 mete a 2.Il primo tempo inizia con l’infortunio alla spalla di Cristian Ceaprazaru e continua con 3 mete in rapida successione che mettono al tappeto i rossoblu. la reazione è tardiva. Oltre che poco lucida. L’assalto nell’ultima mezz’ora è figlia più dell’orgoglio che di un rugby organizzato. E nonostante tutto, con un pizzico di lucidità in più, la partita poteva anche essere vinta. ma francamente sarebbe stato troppo.Se ne va un’ottima occasione per agganciare la vetta della classifica. La sconfitta a Settimo Torinese dell’ASR milano non viene sfruttata a dovere. Si rimane al terzo posto. Con la consapevolezza che, per ambire alle prime due posizioni finali in classifica, sinonimo di play-off, servirà altro. Certamente più umiltà nell’approcciare la partita. ma anche più lucidità nel cambiarla in corsa. 

PARABIAGO: Viganò D.; Ceaprazaru (5′ Dublino), Schlecht, Murgier, Fulginiti (70′ Casello); Pegoraro, Almasio; Brioschi, Torri (75′ Ferritto), Viganò E.; Lorenzini, Grimoldi; Canzini (cap.) (60′ Simioni), Fulginiti (40′ Ponti), Cattaneo (65′ Maggiolini).

Non entrato: Molla.

Allenatore: Mamo.

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