RUGBY PARABIAGO 7 – RUGBY VOGHERA 30
Per i nostri Galletti la partita di ieri si è dimostrata essere l’ennesima Caporetto, sembrava quasi che si stesse disputando il match fotocopia della scorsa settimana.
Anche ieri la grinta, la voglia di giocare e soprattutto di divertirsi sono state dimenticate negli spogliatoi … l’interrogativo che penso stia tormentando chiunque abbia giocato è “che cosa non ha funzionato?”.
Siamo stanchi di ripeterci la stessa litania: “le carte per disputare un buon campionato ci sono tutte” … “non siamo inferiori a nessuno”… “ci manca l’aggressività” eppure nonostante ciò, ogni volta che entriamo in campo, non riusciamo a scrollarci di dosso quell’aria spaurita da giovani emigranti con tanti sogni nella valigia e la paura di realizzarli.
E’ lecito domandarsi se siamo stati contagiati dal morbo dell’apatia … Probabilmente abbiamo solo dimenticato quanto è bello vincere… perché vincere rinnova l’autostima, perché vincere è divertente, perché vincere tappa la bocca a chi ironizza sui nostri risultati e sulle nostre capacità.
Ora basta aver paura, dobbiamo invertire la rotta, allontanare quest’aura negativa che ci circonda perciò prendo a prestito le parole utilizzate da Roosvelt durante il discorso di insediamento alla Casa Bianca … “Sono convinto… se c’è qualcosa da temere è la paura stessa, il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che paralizza. Dobbiamo sforzarci di trasformare una ritirata in una avanzata”.
Dato che oggi le citazioni si sprecano, mi auguro che ogni Galletto, sin d’ora, guardandosi allo specchio si concentri e ripeta come un mantra questa semplice frase “Tu devi tornare ad avere quello sguardo. Gli occhi della tigre, amico. Gli occhi della tigre”.
Sempre e comunque orgoglioso di sostenere i Galletti “Ad maiora Parabiago!!!, ad maiora!!!”.